All’Itset “M. Capitolo” di Tursi si parla di bullismo, cyberbullismo e violenza sulle donne

Scuola

Mercoledi  18 aprile  i ragazzi dell’ITSET di Tursi, nel corso dell’Assemblea d’Istituto mensile discutono di “bullismo in età adolescenziale e di violenza contro le donne”, due temi di grande attualità e gravità che turbano l’esistenza dell’individuo ai nostri giorni.

Questo evento si inserisce nel progetto Rete Territoriale Antiviolenza “Sportelli di Ascolto”  che ha l’obiettivo di  prevenire atteggiamenti violenti a danno di adolescenti  e donne. A tale iniziativa concorrono l’associazione “Obiettivo il sorriso” onlus e l’associazione MOICA Basilicata.

L’incontro vede la luce per l’interessamento di Grazia Vitelli, docente di lettere, che da tempo ha preso a cuore queste tematiche e che precisa: “Chi opera in ambienti sensibili come la scuola non può ignorare dinamiche psico-socio-culturali  così vicine ai nostri ragazzi, l’intento da parte nostra è di fornire loro tutti gli strumenti necessari per contrastare tali comportamenti aberranti”.

All’incontro-dibattito prendono parte Antonietta Pace e Stefania Albano, psicologhe dell’Associazione MOICA che da addette al settore danno il proprio contributo specialistico a chiarire e decifrare fenomeni di non facile comprensione quali il bullismo/cyberbullismo e la violenza subita dalle donne: questi sono presenti in maniera massiccia nella società odierna in forme subdole e conclamate, estrema conseguenza di una cultura individualistica che impone il proprio io attraverso l’annientamento dell’altro.

E’ prevista la proiezione di  cortometraggi e brani di film sull’argomento prima di approdare al dibattito vero e proprio sul tema.

Commenta così il dirigente scolastico Angelo Castronuovo: “Ben vengano queste iniziative che affiancano la normale attività didattica, i nostri giovani, immersi in una realtà confusa e disordinata quale quella odierna, ci chiedono strumenti e supporti adeguati per dare una corretta lettura del mondo che è loro intorno; sta a noi educatori il difficile compito di indirizzarli verso il giusto e indurli a rifuggire tutto quello che può nuocergli, è di grande attualità l’antica massima pedagogica secondo la quale occorre formare ‘teste ben fatte più che ben piene'”.

Lascia un commento