Dalla Curia Vescovile, un chiarimento sulle vicende di cronaca di questi giorni

Cronaca
Mons. Vincenzo Carmine Orofino, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro

In merito a quanto scritto da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, giovedì 1 marzo 2018, in pagina 1 dell’Edizione Nazionale e alle pagine I e V dell’Edizione di Basilicata ( firma di P. Perciante e M.I. Settembrino), questa Curia vescovile comunica che alla diocesi di Tursi-Lagonegro non sono mai arrivate lettere firmate o anonime per denunciare “abusi sessuali che sarebbero stati commessi da sacerdoti”: nulla è mai giunto alla Curia o al Vescovo, mons. Vincenzo Orofino. Onde favorire l’accertamento della verità, chiunque ne fosse a conoscenza è vivamente pregato di fornirne copia a questa Curia per permettere ai competenti uffici diocesani di compiere il proprio dovere.

Si afferma, inoltre, che ad oggi, nessuna copia del “Dossier Mangiacapra” è stato trasmesso alla Curia di questa Diocesi. Il Vescovo, tuttavia, in modo del tutto precauzionale, ha già incontrato singolarmente i sacerdoti i cui nomi, a vario titolo, sono apparsi sulla stampa. Solo lo studio attento e competente del “dossier” potrà far emergere eventuali responsabilità e permettere alle Autorità ecclesiastiche di prendere le decisioni più opportune, secondo le vigenti norme della Chiesa.

In questo momento di particolare sofferenza morale e spirituale, il Vescovo e i sacerdoti accompagnano con l’affetto, la preghiera e premura paterna la Comunità diocesana, profondamente turbata nel sentire religioso.

Lascia un commento