La mostra di sculture del designer Vincenzo Missanelli. A Tursi, apertura prorogata fino al 30 settembre

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L’artista Vincenzo Missanelli con alcune sue opere

TURSI – Chiuderà alla fine del mese di settembre la storica mostra dell’artista visivo e designer Vincenzo Missanelli, lucano di Tursi, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Collocata al primo piano dell’ex municipio, nel centro storico tursitano, nei pressi della piazza Plebiscito, l’esposizione dei record si sviluppa in tre ampi locali contigui e si segnala per una serie di motivi destinati a restare a lungo nella memoria della comunità locale. Ma anche degli studiosi, esperti e appassionati che hanno avuto modo di visitarla, presente l’autore che ha garantito una invidiabile puntualità soprattutto negli orari serali.

È questa la prima vera mostra di un accademico, la prima ricca di sculture (con diversi quadri e alcune istallazioni) e la prima per durata (due mesi circa), ma è anche la prima di un tursitano “illustre” (destinatario del Premio Rabatana, nel 2018). L’autore, infatti, ha fortemente voluto questo ritorno nel paese natale, e anche questa scelta per lui, a 65 anni, è senza precedenti. Ma ha rappresentato pure l’attrazione culturale di maggior rilievo di tutta l’Estate Tursitana 2019, dopo l’inaugurazione del 6 agosto, con il magnifico intervento dell’attore Antonio Petrocelli, che ha deliziato il pubblico presente in sala, declamando straordinari versi di poesie futuriste.

La permanenza è stata allungata anche dopo la tradizionale festa della Madonna di Anglona, dell’8 settembre, nonostante la partenza dell’autore, ma l’accessibilità alla mostra è ancora oggi assicurata da Natalina Romano e Teresa Cipolla, volontarie della locale e antica Società italiana di mutuo soccorso. Insomma, come suol dirsi, un evento notevole, arricchito da un eccellente catalogo curato da Francesco Galluzzi, criticamente prezioso e anche esplicativo, con un saluto del sindaco Salvatore Cosma e un ottimo corredo fotografico di tali opere della piena maturità, che sono l’approdo della ricerca e sperimentazione di una vita.

Le sculture di Missanelli, pezzi unici del marmo di Carrara, nelle varie tipicità e tonalità, sorprendono il visitatore per la compattezza stilistica, la ricercatezza e l’eleganza formale e per l’armonica dialettica vuoto/pieno, ma anche per l’approfondito studio sulla percezione geometrica e cromatica sia di forme primarie, piramidali, sferiche ed ellittiche, sia delle ambiguità mutevoli della luce riflessa sul colore e su materiali di diversa natura. Proprio la intrinseca capacità narrativa delle sculture rimanda a sensibilità ambientali ed ecologiche, finanche musicali, senza obliare l’omaggio al genio di Leonardo da Vinci e al cinema di fantascienza. E tutti questi pensieri marmorei/oggetti creativi affascina e stimola lo spettatore in un viaggio atemporale di sedimentata cultura, di virtuosismo progettuale e di rara bellezza.    

Salvatore Verde

Particolare della mostra in una delle tre stanze dell’ex municipio

Biografia

Vincenzo Missanelli è nato a Tursi (Matera), il 14 settembre del 1954, e vive a Empoli (Firenze). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Carrara, dove, nel 1978, ha conseguito il diploma di Scultura, con la tesi Indagine di alcuni metodi di progetto dalla richiesta del committente fino alla messa in produzione dell’oggetto. L’anno dopo, commissionato dal Comune di Valsinni (Matera),  realizza il monumento di bronzo della poetessa Isabella Morra (XVI sec.). Segnalato da Alviani e Apollonio, nel 1980 partecipa alla XIV Internationalen Malerwochen in der Steiermark-Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum in Austria, nazione dove ritornerà, nel 2008,  per partecipare alla grande mostra antologica Viaggio in Italia. Arte italiana 1960-1990.
Già insegnante all’Accademia di belle Arti di Carrara, attualmente è docente di Design al Dipartimento Progettazione e Arti applicate all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel corso del tempo è stato allievo di Getulio Alviani, Silvio Coppola, Bruno Munari, Pier Carlo Santin, Fausta Squatriti, Alcide Ticò.

Nel 1982 inizia l’attività di designer, con l’apertura dello studio professionale e le collaborazioni nel settore industriale, con l’offerta di servizi di design (ricerca-prodotto-verifica), direzione artistica, grafica e scenografia ambientale. Nel 1988 ottiene il Premio Design Italiano Casaidea di Roma, riconoscimento ricevuto per la lampada Cleopatra modello terra/parete. La sua esperienza professionale nel settore del product design nasce da una profonda conoscenza dei materiali e della tecnologia. Nel 2003/2004 compie viaggi di ricerca a Hong Kong, Guangzhou, Zhongshan Guangdong e Shanghai per verificare lo sviluppo dei nuovi grandi mercati emergenti. Ha maturato esperienze con una molteplicità di materiali: ceramica, legno, lexan, marmo, metalli, tecnopolimeri, vetro.

Pubblicazioni e pubblicità di progetti sono apparsi su diverse riviste specializzate del settore, tra le quali: Abitare, Casabella, Domus, Fascicolo, Formaluce, Il Bagno, Illuminotecnica, Interni, Interni Annual, Italian Lighting, Lighting Design, Metropolis-USA, Ottagono, Spazio Casa, Ufficiostile. Alcuni lavori-prodotti, disegnati nei più diversi settori del design, sono stati esposti nelle più importanti manifestazioni e fiere specializzate del settore nazionali e internazionali. Tra i numerosi studiosi e critici che si sono occupai del lavoro, ricordiamo: Gaia Bindi, Anacleto Carlucci, Fabio Cristelli, Riccardo Forfori, Francesco Galluzzi, Vincenzo Lonigro, Lucilla Meloni, Antonio Petrocelli, Umberto Rovelli, Pier Carlo Santini, Vittorio Santoianni, Wilfried Skreiner, Andrea Vezzosi. È socio dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) di Milano e socio fondatore dell’ADI Toscana.
 (s.v.)

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