Cinemadamare – A Travelling Campus, diventato “il più grande raduno di giovani registi del mondo”, lascia la Basilicata, dopo aver girato più di 80 film nelle quattro tappe lucane della XIV edizione. Tanti sono i film ideati, prodotti e realizzati in un mese dagli oltre 100 filmmaker internazionali (di 67 nazionalità) e lucani, grazie al supporto di CinemadaMare. Il festival quest’anno ha fatto tappa a: Maratea (dal 24 al 30 luglio), Potenza (dal 6 all’11 agosto), Nova Siri (dal 12 al 17), e Matera (dal 18 al 22 agosto).
Il territorio lucano è stato ancora una volta protagonista delle opere che hanno trovato fonte di ispirazione nei paesaggi e negli scorci della Basilicata, dallo Jonio al Tirreno, passando per i due capoluoghi: Potenza e Matera. Sono stati ospiti (con i loro corti): Nicolò Montesano (love t.R.I.P.), Carmen Cirigliano (Il segreto di Kaspar Kohl), Andrea Filardi (Tutti gli uomini hanno un prezzo), Gianni Saponara (Cenere), Dino Santoro (Il più bel giorno della mia vita e Interno 8), Rocco Tolve (Different) e Carmine D’Elia (Le 131 meraviglie della Basilicata). Con loro gli attori lucani Enzo Musmanno e Gianni Alvino e altri giovani talentuosi.
Tra i migliori film realizzati in Basilicata si segnalano, (in attesa di vedere i film di Matera, ndr) a Maratea: “Tentativo di dialogo” di Giulia Di Battista (Italia); “Run Julia” di Patrick Orlando (Brasile); “Lenora” di Bishal Dutta (Usa; “Jonah Vex” di Amber Handy (Usa); a Potenza “Courage” di Anastasia Shikina (Russia), “Mamma” di Gonzalo Cotelo (Spagna), “ManVSMachina” di Angelika Zopf (Austria), “The dinner” di Patrick Orlando (Brasile); a Nova Siri: “Equilibrium” di Tuheena Singh (India), “I am here” di Veronika Handzieha (Bulgaria), “Still alive” di Paolo Torchio (Italia). Tra i progetti di “CinemadaMare extra” si segnala la produzione di due mediometraggi: “Alice in wonderland” di Anais llacer (Spagna) e “Un miracolo da tre soldi” di Simone Vacca (Italia) girato il primo a Maratea e il secondo Guardia Perticara (Pz), un progetto che ha coinvolto tutta la comunità guardiese e la cui protagonista è la lucana Adriana Caggiano.
Per la finale della Main Competition, il concorso ufficiale internazionale di film, che si concluderà a Vercelli il 4 settembre, il pubblico di piazza Firrao ha votato “We can’t live without Cosmos” di Konstantin Bronzit (Russia, animazione, 15’), e“Centro Barca okkupato. La mediazione” di Adam Selo (Italia, documentario, 16’), migliori film rispettivamente del 19 e 20 agosto. Nato da un’idea del direttore Franco Rina, poi con il sostegno di Sensi Contemporanei e della Regione Basilicata, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e altre venti scuole e università di cinema di tutti i continenti, CinemadaMare ha creato importanti opportunità cinematografiche per i giovani lucani: alla fine della kermesse un giovane lucano avrà diritto a una delle 37 borse di studio offerte dalle scuole di cinema di tutto il mondo.
Tra le università partner che offrono corsi, master e borse di studio ai filmmaker vincitori (Lucani e non), ricordiamo la Santa Monica College di Los Angeles (California), Lusofona Universidade di Lisbona (Portogallo), la AUT American University of Technology di Byblos (Libano); Università La Sorbona di Parigi (Francia); LUCA – School of Arts in Bruxelles (Belgio); Ismac Higher Institute of Audiovisual and Cinema Professional di Rabat (Marocco); School of New Cinema di Mosca (Russia), Aristotele Università di Salonicco (Grecia), ESDI – School of Design di Barcellona (Spagna) e molte altre con cui CinemadaMare ha stretto accordi e programmi di scambio didattico-educativi internazionali. Insomma, con questo nuovo obiettivo formativo, il festival vuole dare a tutti i filmmaker vincitori, in particolare a quelli lucani, la possibilità di studiare nelle più importanti città del mondo: Mosca, Parigi, Lisbona, Los Angeles, Bruxelles.
Salvatore Verde
