Chisena: “Il Tursi 2008 ha letteralmente regalato il primo tempo”. I grandi rimpianti della squadra Jonica dopo il pareggio senza reti di Atella

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Chisena in azione durante una gara casalinga del campionato
Chisena in azione durante una gara casalinga del campionato

Alla terza giornata di Promozione, secondo pareggio esterno del Tursi 2008 con il Real Atella, questa volta senza gol. Gara non strabiliante ma dominata dalla formazione del mister tursitano Aldo Pitrelli, anche caratterizzata da parecchie occasioni da rete, ma senza mai incidere risolutivamente.

L’attaccante e capitano Tonio Chiesa: “Abbiamo letteralmente regalato il primo tempo, favorendoli soprattutto nella zona centrale nel campo, quando invece dovevamo cercare sbocchi sulle fasce. Nel secondo tempo, come ci sta capitando spesso, abbiamo tenuto bene il pallino del gioco creando cinque nitide palle gol, ma poi nel calcio se non la butti dentro non si vince. Il campionato è lungo, non faccio drammi. Tutte le squadre ormai ci aspettano perché conoscono il nostro potenziale, dobbiamo calarci più con la mentalità nella categoria ed essere più cattivi, soprattutto sotto porta. Per il resto sono convinto che con il giusto equilibrio e senza perdere la testa diremo la nostra fino alla fine”.

L’altro attaccante Nicola Di Sanza: “Personalmente sono rammaricato per l’evolversi della partita di Atella. Sento di essere parte integrante del gruppo, ma non ho avuto ancora la possibilità mostrare le mie qualità. Sono fiducioso per il futuro. Creiamo molte occasioni ma non riusciamo a concretizzare, dobbiamo essere più cinici”.

Il dirigente Giuseppe Pitrelli: “Non siamo stati autori di una grande partita, questo è evidente, specialmente sotto l’aspetto dell’intensità, ma abbiamo creato parecchie occasioni da rete, non riuscendo a segnare. Torniamo a casa con una pari, consapevoli dello sforzo fatto fino ad oggi, con le tante prestazioni positive. Nulla è scontato, la squadra non ha ancora una buona condizione fisica. Dobbiamo migliorare sfruttando le fasce, cosa che ad Atella non abbiamo fatto”.

Salvatore Verde

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