Gaetana Salerno, tursitana, festeggia 100 anni oggi, attiva e in buona salute

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Gaetana Salerno, 100 anni il 17 agosto 2019

TURSI – Festeggia oggi i cento anni di vita la signora Gaetana Salerno, essendo nata a Tursi il 17 agosto 1919. L’invidiabile traguardo della seconda tursitana vivente più longeva nella storia dell’amato paese, è accolto dalla neo centenaria con sicura gioia straordinaria e con l’abituale lucidità e sobrietà, del tutto coerente con uno stile di vita sempre rigoroso ma sereno, tenero e riservato al contempo. Dopo la scuola Elementare, Gaetana ha imparato l’arte del cucito e del ricamo, che ha messo a disposizione della famiglia, facendone anche una professione e recandosi come usava allora e per alcuni anni, insieme alla sua “mastra”, a prestare il servizio di sarta nelle famiglie di Tursi.

La signora ha poi cogestito con il marito Filippo Rondinelli (Tursi, 1915-2005) e il cognato Angelo Rondinelli (Tursi, 12/02/1913-16/120/1982), dal 1946 e per oltre trent’anni, fino al 1978, il negozio di generi alimentari, praticamente sotto casa, in via Roma. Attività di negoziante che ha saputo integrare facendo anche la casalinga e mamma a tempo pieno (dal 1978 al 2001 il negozio è stato gestito dalla figlia maggiore Maria Felicia che l’ha trasformato in “articoli per bambini”). Gaetana, inoltre, è diventata nonna a 50 anni, pensionata a 60, bisavola a 81 e vedova a 86. Donna di altri tempi, di saldi principi, piena di attenzioni ed affetto, lei è quarta di sei figli, sua madre era casalinga e il padre proprietario di fecondi terreni agricoli. Gaetana è dotata di un carattere forte e docile al contempo e, con il passare degli anni, è diventata molto saggia. Ancora oggi la sua presenza in casa è attiva, occupandosi premurosamente, per quanto possibile, dei figli e dei nipoti. Convinta credente e assidua praticante, fino allo scorso anno si è recata regolarmente in chiesa la domenica. Da giovane mamma ha sofferto di forte emicranie, ma le sue condizioni di salute, paradossalmente, sono migliorate e perdurano da pensionata. Mai ricoverata in ospedale, se non per accertamenti di un giorno, a seguito di un incidente stradale, per fortuna senza conseguenze rilevanti.

Da giovane mangiava poco, in generale meno dell’età adulta. Mai in sovrappeso, ama soprattutto la verdura, i legumi, la frutta e il pane cotto come usava allora. La pasta preferita era quella fatta in casa (i frizzue), ma sempre in modica quantità e non con assiduità. Con l’avanzare dell’età ha cominciato a mangiare un po’ di tutto; preferendo al salato i dolci e i gelati, e da qualche anno, al mattino, gradisce il cornetto del bar. In genere mangia più facilmente ciò che è cotto rispetto ai cibi crudi. Non gradisce i pomodori e non ha mai bevuto vino, ma solamente acqua, ultimamente qualche bevanda, quasi sempre lontano dai pasti. Si può dire che, nella sua semplicità, amava più cucinare che mangiare; in effetti, è stata una eccellente cuoca, dote che ha trasmesso alle figlie.

Non ha mai perso la sua autonomia ed è sempre sostanzialmente lucida, con una apprezzabile memoria. Soltanto da qualche anno ha un lieve calo della vista e dell’udito, ma è davvero un’ammirevole donna di un secolo. Vive ancora nella sua casa, da anni con la primogenita, sovente anche in compagnia dei dieci nipoti e quattro pronipoti. Proprio tutti si riuniranno da lei per questo memorabile compleanno, assieme a parenti e amici per gli auguri più affettuosi, compreso il sindaco Salvatore Cosma, che le consegnerà la targa ricordo, a nome della comunità tursitana.

A sorpresa, la visita e gli auguri anche del parroco della cattedrale dell’Annunziata don Battista Di Santo e di mons. Vincenzo Carmine Orofino, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro. “Presenza graditissima per il tanto onore e l’affetto rivoltomi “, ha commentato Gaetanina, commossa, per una eccezionale comunione a domicilio.

Salvatore Verde

Gaetana Salerno, note genealogiche

Gaetana Salerno è figlia di Salvatore Salerno, questi figlio di Leonardo Salerno (1823) e Teodora Noto; la madre Domenica Di Noia era figlia di Salvatore Di Noia (1842) e Giulia Lapolla. Quarta di sei figli, Gaetana ha sposato a 27 anni  (il 10 novembre 1946) Filippo Rondinelli (Tursi, 10 aprile 1915-12 febbraio 2005), figlio di Nicola Rondinelli, a sua volta figlio di  Giuseppe Rondinelli (1880) e Antonia Germano, e di Maria Felicia Gallo, costei figlia di Filippo Gallo e Maria Grazia Rondinelli.

Dal matrimonio di Gaetana e Filippo sono nati tre figli. La primogenita Maria Felicia (Tursi, 1949), che vive a Tursi, vedova dello storico locale Rocco Bruno (Tursi, 05/01/1939-06/01/2009), è madre di Rosanna, che si è trasferita a Matera, e di Gaetano, anch’egli a Tursi. La secondogenita Maria Domenica (Tursi, 1951), che risiede a Scanzano Jonico, vedova di Antonio Federico (Amendolara, CS, 17/06/1944-Policoro, MT, 06/02/2005), con tutti i sei figli: Antonella, Natalino, Tania, Filippo, Alessandra e Serena. Il terzo figlio Nicola Angelo (1956), si è trasferito a Bari con la moglie Anna Petrosino e le figlie Gaia e Rossella.

Non immune da nostalgia e anche tenera la riflessione esistenziale e sul cibo fatta dal figlio della signora Gaetana, l’avvocato Nicola Rondinelli: “Le mamme di una volta, come i nostri genitori, condivano le pietanze di famiglia con olio e tanto amore. Con mia madre ho visto per intero la parabola e l’evoluzione della vita: si viene al mondo nudi e bisognosi solamente di cure e attenzioni materne (il resto non conta per il neonato); a cento anni si ridiventa bambini, bisognosi unicamente di cure e attenzioni dei figli (non interessa altro all’anziano)”.  (s.v.)

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