Mons. Francesco Sirufo sarà ordinato vescovo a Tursi, sabato 20 agosto, ore 18, nella piazza Maria SS. di Anglona. Sabato 3 settembre farà l’ingresso nell’arcidiocesi di Acerenza

Cronaca
Mons. Francesco Sirufo, nuovo arcivescovo di Acerenza
Mons. Francesco Sirufo, nuovo arcivescovo di Acerenza

Monsignor Francesco Sirufo sarà ordinato vescovo a Tursi, sabato 20 agosto, alle ore 18, nella centrale piazza Maria SS. di Anglona. Eletto da papa Francesco Arcivescovo di Acerenza il 20 maggio, farà l’ingresso in Diocesi sabato 3 settembre, alle ore 16 . La Chiesa locale di Tursi-Lagonegro lo annuncia con gioia e invita alla celebrazione dell’ordinazione episcopale. Il rito liturgico sarò presieduto da  mons. Vincenzo Carmine Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro, consacranti anche mons. Salvatore Ligorio Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, e  mons. Francesco Nolé, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano.

Secondo “veneranda tradizione”, per indicare che l’eletto viene associato al Collegio Apostolico, al vescovo ordinante principale sono associati altri due vescovi e gli arcivescovi e vescovi della Basilicata e una rappresentanza di altre regioni.  Con il Comune di Tursi, la Polizia locale e la Protezione civile, per la cura della logistica, i volontari cureranno l’accoglienza e la celebrazione, guidati da Filippo Oriolo e da Enza Fittipaldi del Rinnovamento nello Spirito Santo. Il servizio liturgico sarà offerto dai seminaristi della Diocesi e della regione, coordinati dall’Ufficio per le Celebrazioni del Vescovo e dall’Ufficio Liturgico. Animerà la celebrazione la Corale polifonica diocesana, diretta dal M° Francesco Muscolino, accompagnata all’organo dal M° Pasquale Molfese.

La celebrazione si svolgerà secondo l’ordinamento previsto dalla Liturgia Romana. Le orazioni e le letture sono state scelte fra i testi della «Messa rituale: Per gli Ordini sacri». Dopo la proclamazione del brano evangelico si invocherà il dono dello «Spirito Santo che regge e guida», perché scenda sul Vescovo eletto. Quindi, a nome della Chiesa e con il consenso del Santo Padre, capo del Collegio Apostolico, l’Amministratore diocesano di Acerenza, don Filippo Nicolò, presenterà l’eletto perché riceva l’Ordinazione Episcopale. Il Vescovo eletto, prima di ricevere l’Ordinazione, manifesterà il proposito di custodire la fede ed esercitare il ministero episcopale in comunione con tutta la Chiesa. Si chiederà l’intercessione dei Santi, perché ogni celebrazione liturgica manifesta la comunione con la Chiesa celeste.

Quindi ci sarà l’imposizione delle mani da parte del Vescovo ordinante principale e degli altri Vescovi presenti e la preghiera di Ordinazione perché sul Vescovo eletto venga effuso lo Spirito del sommo sacerdozio e questo presbitero venga associato al Collegio Apostolico. Seguiranno i Riti esplicativi che manifestano il servizio a cui è chiamato il Vescovo: pascere, insieme a tutti i vescovi, con mansuetudine, fedeltà e pienezza di cuore il gregge di Dio sparso su tutta la terra: l’unzione con il sacro Crisma, la consegna del libro dei Vangeli, dell’anello, della mitra e del pastorale, l’insediamento e l’abbraccio di pace. Terminata l’Orazione dopo la Comunione, il Vescovo ordinato, accompagnato dai due Vescovi ordinanti, attraverserà l’assemblea liturgica e impartirà a tutti la benedizione” (Don Giovanni Lo Pinto).

“Il ministero del Vescovo si qualifica come segno vivente, in mezzo alla comunità, del Cristo supremo pastore del popolo di Dio e dell’azione ininterrotta dello Spirito Santo. Per la sacramentalità dell’ordinazione il Vescovo entra a far parte costitutiva del Collegio episcopale, cioè del corpo dei pastori, ai quali è conferito il compito di essere autentici maestri di fede, pontefici e pastori, e come tali presiedono al gregge del Signore ‘in persona’ di Cristo Capo. La missione episcopale si esprime compiutamente nel servizio alla comunione fra tutti i membri del popolo di Dio nell’unità della Chiesa universale, nell’annunzio missionario del Vangelo ai lontani e nella presenza operosa fra i poveri”.

Nato a Castelluccio Inferiore, Potenza, il 1° gennaio 1961, ordinato diacono l’11 agosto 1984 e sacerdote il 3 agosto 1985 nella parrocchia “San Nicola di Mira” del suo paese natale, mons. Sirufo è presbitero della Diocesi di Tursi-Lagonegro e parroco di Viggianello, prefetto degli Studi dell’Istituto Teologico del Seminario Maggiore di Basilicata e docente di Diritto canonico, oltre che vicario giudiziale e vicario episcopale per la Formazione permanente del Clero e dei Sacerdoti di primo ministero. È stato Amministratore diocesano di Tursi-Lagonegro, incarico che ha terminato (25 giugno 2016) con l’insediamento di mons. Orofino. Ha svolto il corso istituzionale degli studi filosofici e teologici presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – sezione San Luigi – in Napoli, dove ha conseguito il baccellierato in Teologia. Negli anni 1984-1986 ha frequentato i corsi di specializzazione in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense, conseguendo il relativo titolo accademico della licenza e, nel 1994, ha discusso con il massimo dei voti la tesi di dottorato in Diritto Canonico.

Dopo aver collaborato nella parrocchia di “San Gaetano al Flaminio” in Roma, a Castelluccio Inferiore, Agromonte e Maratea, ha esercitato il ministero presbiterale in quanto vicario parrocchiale nella parrocchia di “San Nicola di Bari” in Lauria Superiore (PZ), dal 1986 al 1989, e in quanto parroco dal 1989 nelle parrocchie di “San Francesco di Assisi” in Senise (PZ); di “San Nicola di Bari” in Lauria Superiore (PZ); di “Santa Caterina Vergine e Martire” in Viggianello (PZ) e di “San Francesco di Paola” in Varco di Viggianello.  Ha insegnato religione cattolica nei licei classici di Lauria e di Senise (1986 – 1995).

Stemma episcopale di mons. Sirufo
Stemma episcopale di mons. Sirufo

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