PORTOGALLO – FRANCIA 1-0, FINALE DI EURO 2016. PORTOGHESI CAMPIONI D’EUROPA, IL GIORNO DOPO di Antonio Di Noia*

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Antonio Di Noia
Antonio Di Noia

PORTOGALLO: Rui Patrìcio, Cédric Soares, Pepe, Fonte, Raphael Guerreiro, William Carvalho, Renato Sanches ( 79’ Eder), Adrien Silva (66’ Moutinho), Joao Mario, Nanì, Cristiano Ronaldo (25’ Quaresma). Il Ct Fernando Santos recupera Pepe al centro della difesa al posto di Alves e Carvalho per Pereira e propone il modulo 4-1-3-2.

FRANCIA: Lloris, Sagna, Koscienly, Umtiti, Evra, Pogba, Matuidi, Sissoko (110’), Griezmann  (al 92’ Gabaye), Payet (58’ Kingsley Coman, il più giovane dei francesi -20 anni- a giocare la finale), Giroud (78’ Gignac). Il Ct Didier Deschamps conferma gli undici vittoriosi per 2-0 contro la Germania e propone  il 4-2-3-1 con Payet, Griezmann e Sissoko dietro all’unica punta Giroud.

Arbitro: l’inglese Mark Clattenburg (anni 41). L’incontro si è svolto nello Stade de France di Saint-Denis a Parigi, spettatori 75.868.

Reti: 4’  (109′) s.t.s. Eder

Migliori in campo: Rui Patrìcio per il Portogallo, Sissoko e Griezmann per la Francia.

Statistiche – Portogallo: possesso palla: 53,7%; tiri in porta 10; pali 1; palloni intercettati 11; lanci, 13,5%; precisione passaggi 83,4%; cross riusciti 28,6%; cartellini gialli 6; falli commessi 12. Francia: possesso palla: 56,3%; tiri in porta 18; pali 1; palloni intercettati 9; lanci, 7,0%; precisione passaggi 88,8%; cross riusciti 25%; cartellini gialli 4; falli commessi 13.

Non riesce a trionfare la Francia nell’Europeo giocato in casa, e il Portogallo, che sembrava spacciato dopo l’uscita del suo capitano Cristiano Ronaldo, trova nei tempi supplementari il gol con Eder, subentato al 79’ a Sanches. La Francia sempre vittoriosa nei tre precedenti incontri (Euro 1984, Euro 2000, Mondiali 2006), viene sconfitta per 1-0 dal Portogallo nella finalissima di Euro 2016. Una finale, alla vigilia dell’incontro, dal risultato a sorpresa, inaspettato e contrario ai favori di ogni pronostico che dava, nei tempi regolamentari, almeno il 60% a favore della Francia e il 35% del Portogallo; solo il 5% era favorevole al pareggio. L’ultimo successo del Portogallo contro la Francia risale all’aprile 1975 (2-0) in amichevole, e l’ultimo gol resta quello di Ricardo Quaresma in una sfida dell’ottobre 2014.

La Francia parte forte ed impone il proprio gioco confidando su Payet, Griezmann e sulle ripetute incursioni di Sissoko. Quindi un primo tempo in cui la Francia mostra superiorità ed autorevolezza sul Portogallo, che cerca di difendersi come può, e solo raramente affonda con azioni degne di nota.

Al 8’ Ronaldo è a terra, pallone fuori per verificare le sue condizioni fisiche. Il portoghese ha preso una brutta botta al ginocchio sullo scontro con Payet. L’arbitro non sanziona nemmeno il fallo. Al 10’ occasione per la Francia: Griezmann si butta su una palla di Payet e di testa a girare incorna il pallone, con un perentorio stacco da terra, mandando all’angolo destro di Rui Patrìcio che compie il miracolo sventando sopra la traversa. La Francia è vicinissima al gol. D’ora in avanti i padroni di casa gestiscono la palla, cercano con calma gli spazi giusti e fanno la partita. Joao Mario riesce raramente ad uscire da un’azione difensiva con la palla al piede.

Al 20’ Ronaldo rientra in campo e prova a giocare, ma zoppica visibilmente; il Ct Santos è molto preoccupato. Il suo collaboratore Luis Figo, ex grande calciatore portoghese, beccato dalle telecamere viene sorpreso mentre si porta le mani al viso, segno evidente che anch’egli è fortemente preoccupato per le sorti della partita, così anche tutta la panchina, i tifosi e gli stessi suoi compagni in campo. Purtroppo non c’è nulla da fare: al 25’ Ronaldo esce in lacrime dal campo trasportato in barella, al suo posto entra Quaresma. Il Portogallo perde la pedina più importante della squadra, adesso la partita è tutta in salita. In campo, sugli spalti e tra i tifosi e tra noi spettatori televisivi c’è amarezza, sconforto, rammarico e grande delusione, perché lascia la finale un “grande” del calcio mondiale.

Al 33’ il Portogallo è in chiara difficoltà, subisce tutte le incursioni avversarie e non riesce a ripartire. Sissoko fa un grande numero per liberarsi in area avversaria e conclude di potenza, Rui Patrìcio respinge. Al 42’ ci prova Pepe di testa sul corner: impatto preciso e palla che non inquadra lo specchio della porta. Al 47’ brividi per i tifosi francesi, Joao Mario al cross per Nanì, nessuno raggiunge il pallone che passa molto vicino al palo. Regge quindi il pareggio al Saint-Denis. La Francia cerca di fare la partita contro un Portogallo rimasto orfano di Cristiano Ronaldo, e al 49’ finisce il p.t. dopo 3 minuti di recupero.

Il secondo tempo inizia come il primo. Al 47’ Pepe prova ad uscire palla al piede, ma Sissoko lo atterra con uno sgambetto e l’arbitro lascia correre. Al 49’ una buona azione offensiva dei portoghesi impegna seriamente la difesa della Francia dove fa buona guardia Koscienly. Payet supera due avversari, ma sbatte contro un sublime Pepe che tiene bene in piedi il reparto difensivo. La Francia preme, ma non riesce mai ad essere veramente pericolosa e tutti gli sforzi vanno nel vuoto perché il Portogallo tiene in piedi il risultato e la possibilità di andare ai supplementari e non molla mai. Al 52’ altro cross pericoloso di Sissoko e altro salvataggio di Pepe che respinge il pericolo. Al 54’ Pogba prova un tiro a distanza siderale, ma la palla va abbondantemente a lato.

Ma è l’ingresso di Coman, che entra al posto di uno spento Payet, ad ispirare la Francia: un filtrante per Griezmann che prova una rasoiata con il mancino. Attentissimo Rui Patrìcio. Al 66’ Coman pennella un cross sulla testa del “Piccolo diavolo” Griezmann che stacca bene ma non inquadra la porta per pochi centimetri. Al 68’ ancora Coman da fuori area, ma è impreciso. L’ex Juventino ha certamente dato una svolta alla gara con i suoi ripetuti inserimenti. Il Portogallo sembra rinunciatario perché anche gli attaccanti Quaresma e Nanì giocano molto bassi. Al 75’ Giroud va col mancino ma trova ancora Rui Patrìcio prontissimo, il migliore tra i suoi. Che rischio per la Francia all’80’, con doppio miracolo di Lloris che prima toglie dalla porta un cross pericoloso dalla destra, poi blocca una rovesciata improvvisa di Quaresma. All’84’ ancora una strepitosa parata del portiere portoghese su iniziativa di Sissoko con la palla indirizzata nell’angolo della porta. Incredibile finale di partita al Saint-Denis: al 92’ Gignac tira di destro a pochi passi dalla porta e palla che prende in pieno il palo. Forse questo è un segno premonitore per la Francia che appare anche visibilmente stanca e spesso inconcludente.

Iniziano i tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. Nel primo extra-time è il Portogallo che mostra in qualche modo di crederci ancora nella sorpresa! Cerca infatti di tenere il possesso palla e non vuole lasciare il pallino del gioco ai francesi: Eder protegge bene il pallone fino a subire il fallo da Umtiti, Pepe è vicinissimo al gol di testa ed è giallo per Matuidi per un fallo su Eder. Al 101’ angolo di Griezmann fuori misura e palla lunga per tutti e successivamente brutto controllo di Gignac in area, imbeccato da un buon lancio di Sissoko. Al 105’ L’arbitro manda le due squadre a prendere fiato.

Inizia il secondo tempo supplementare della partita. Dopo appena tre minuti di gioco, a causa di un chiaro errore arbitrale dovuto ad un fallo di mano di un suo compagno, non dell’avversario, Guerreiro guadagna un penalty da fuori area: magistrale e preciso il tiro di punizione che colpisce in pieno la traversa. Ancora brutto segno per la Francia! Al 109’ Eder si porta verso il centro, protegge la palla, fino a trovarsi lo spazio per la conclusione appena al di fuori dell’area grande, e lascia partire un interno destro che si insacca all’angolo sinistro di Lloris, che nulla può fare essendo partito con leggero ritardo. Dunque, tiro dalla distanza e palla in rete: 1-0 per il Portogallo, che si porta meritatamente in vantaggio sulla Francia, a 10 minuti dalla fine! Incredibile questo Portogallo! I portoghesi mantengono e difendono bene il vantaggio fino alla fine. La Francia si butta avanti con la forza della disperazione, ma è spenta di idee e lascia ripartire facilmente il Portogallo che sfrutta la difesa ormai scoperta dei francesi e guadagna l’ultimo calcio d’angolo. Nei 2 minuti di recupero concessi dal direttore di gara non succede nulla di importante. È finita!

Nel calcio non sempre vince il più forte! Stamane i francesi si sino svegliati convinti di aver sprecato un’occasione. Il Portogallo era una squadra alla portata e di livello non uguale alla Germania. Dieci anni dopo la delusione contro l’Italia nella finale di Coppa del Mondo a Berlino, la Francia perde ancora e non è certa di riprendersi in fretta, considerando le difficoltà a rendere nei momenti più importanti. I tifosi francesi possono comunque rincuorarsi, perché hanno un grande attaccante. Antoine Griezmann è stato il cannoniere di Euro 2016 con 6 gol (e 2 assist), il secondo dietro Michel Platinì (9 gol a Euro 1984).

La serata di Ronaldo si è conclusa prematuramente dopo un brutto scontro con Dimitri Payet. Ma il Portogallo, solido e costante per tutto il torneo, si è superato in difesa e ha segnato nel finale, mandando in visibilio i tifosi e cancellato l’incubo della sconfitta a Euro 2004 contro la Grecia. La Francia dunque s’inchina al Portogallo, che riesce nell’impresa di alzare la Coppa dell’Europeo 2016 senza il suo campione. Il Portogallo è persino migliore senza il suo fuoriclasse, più determinato e concentrato grazie ad una grande difesa, e a qualche ripartenza. Il resto lo fanno le parate di Rui Patrìcio, il migliore in campo nell’arco di 120 minuti, e un briciolo di fortuna visto che, due minuti oltre il 90’, il destro di Gignac da dentro l’area si ferma sul palo. Ma nei supplementari i lusitani si prendono con merito la coppa. Il Portogallo diventa la decima nazionale vincitrice di un Europeo. (11/07/2016)

Tonino Di Noia

Tursitani.it ringrazia il prof. Antonio Di Noia per la collaborazione, con l’auspicio che si attivi ancora nel futuro prossimo.

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