Sergio Bevilacqua, sociologo, scrittore e poeta, e Donato Fusco, visual artist, protagonisti a Reggio Emilia e autori di un libro d’arte, con fotografie e poesie

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Copertina del libro, il secondo nato dalla collaborazione di Bevilacqua e Fusco

Periodo creativo intenso per il visual artist tursitano Donato Fusco, già protagonista  agli incontri d’arte di Reggio Emilia, con la mostra “Memoria Lucana” nella prestigiosa cornice di “Fotografia Europea 2017”, dedicata quest’anno alla fotografia come supporto, in tutte le sue forme tecniche e artistiche, della Memoria Umana. L’esposizione, organizzata e curata dal poeta, scrittore e sociologo dell’arte Sergio Bevilacqua, ha visto un gran numero di partecipanti nei dieci giorni di apertura, ed è stata occasione di comunicazione tra alcuni enti patrocinanti, quali la Fondazione Matera Capitale europea della cultura 2019, il Comune di Matera e il Comune di Tursi, con le amministrazioni pubbliche del Comune di Reggio Emilia.

“Gli elementi di quest’esposizione – afferma Bevilacqua – sono stati innovativi e particolarmente graditi dal pubblico: il connubio con le poesie scritte ad hoc per le foto di Fusco, recitate a più riprese dall’attrice di ascendenti lucani Maria Antonietta Centoducati, hanno concretizzato uno dei lati di confluenza artistica, mentre un altro lato è stato sviluppato con un abito di grandissima manifattura e classe, confezionato per l’occasione sui colori di Matera dal grande couturier Pietro Amendola”.

La mostra era anche dedicata alla comunità lucana di Reggio Emilia, costituita da circa 800 persone, che la hanno visitata con frequenza assidua, grazie al coinvolgimento e comunicazione attuata presso di loro dall’attivissimo presidente dei lucani a Reggio Emilia Donato Vena. Un elemento importante dell’esposizione, oltre alle superbe immagini artistiche dei paesaggi fuschiani, è stato di mostrare come la fotografia d’arte ottenga ulteriore valorizzazione dall’evocazione prodotta con l’abbinamento di testi poetici. In tal senso si sta lavorando all’idea di una seconda mostra, “Paesaggi dell’amore”, ancora in Emilia e forse nelle Marche.

Come già a Fotografia Europea, le fotografie di Fusco vengono interpretate simbolicamente dal poeta, e portano alla mente i numerosi scenari dell’amore, cogliendo proprio lo spunto dagli scatti: una volta è l’amore filiale, un’altra volta l’amore per la famiglia, e poi l’amore tra persone, l’amore tradito, l’amore che finisce, l’amore per la propria terra, l’amore carnale, l’abbandono dell’amata o dell’amato. Insomma una carrellata inattesa, se consideriamo che si tratta di fotografia prevalentemente di paesaggio, molte montagne e bellissimi panorami urbani e boschivi.

La fruttifera collaborazione tra Donato Fusco e Sergio Bevilacqua ha già prodotto due testi di analisi fotografica dedicati proprio all’autore, entrambi nelle edizioni Ibuc: “Della fotografia. Concettuale fotografico. Attraverso gli estremi: Donato Fusco e Don McCullin” (2012) e, a quattro mani (immagini e poesie); “Della Fotografia. Memoria Lucana. La fotografia di Donato Fusco incontra Poesia, Teatro e Moda” (2017). In questo secondo e denso volumetto, Bevilacqua argomenta e teorizza con la solita e solida finezza ed efficacia “Quando la fotografia è arte”, poi omaggia Matera e quindi ragiona con Fusco su “Poesia e Fotografia (2010-2017: evoluzione di una conversazione)”, facendo emergere in modo ragguardevole il connubio di immagine e testo. Fotografie e liriche che ci restituiscono il senso intimo della poesia.

Salvatore Verde

Sergio Bevilacqua (da FB)
Donato Fusco (da FB)

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