Cinema, workshop, filmmaker internazionali e lucani: a Nova Siri continua l’appuntamento CinemadaMare. Ospite d’onore Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma

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Antonio Calbi a CinemadaMare
Antonio Calbi a CinemadaMare

Nella tappa novasirese (12-17 agosto), ospite d’onore Antonio Calbi, con Rocco Brancati, Patrizia Minardi e il direttore del festival Franco Rina. Nello spazio ai “filmmaker lucani”,  domenica sera Dino Santoro presenta i corti “Il più bel giorno della mia vita” e “Interno 8”.

 La tappa di Nova Siri della XIV edizione di CinemadaMare – A Travelling Campus, il più grande raduno di giovani registi del mondo (120 autori di 67 nazioni), è stata presentata ufficialmente venerdì mattina a Nova Siri Marina, nella sala conferenze dell’hotel Imperiale. I giovani filmmaker, assieme al direttore di CinemadaMare Franco Rina, Rocco Brancati, giornalista e critico cinematografico, e Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici e Cooperazione Internazionale della Regione Basilicata, hanno accolto il direttore del Teatro di Roma-Teatro Nazionale Antonio Calbi. Che ha ha tenuto un interessante workshop di quasi due ore, ricco di spunti e aneddoti, in cui ha parlato di teatro, cinema e storia dello spettacolo. Calbi (1963) ha ammesso di avere due sogni:

“Portare CinemadaMare a San Mauro Forte, il mio paese d’origine, ricco di storia, bei luoghi e sapori, che ha tanto da raccontare; poi, far venire i filmmaker a Roma, dove potrebbero girare qualcosa a teatro, magari un backstage di oltre 20 spettacoli teatrali. La bellezza dei paesaggi lucani alleggerisce i nostri pensieri. Quanto all’attore, deve avere talento, apertura, sensibilità e continua voglia di formazione. È un operaio che in base al soggetto si mette a disposizione del personaggio in cui poi deve sprofondare per dare vita ad una interpretazione credibile, non effimera. Deve mettersi in discussione e studiare tanto. Compito di un direttore è pure quello di scoprire talenti. Arte e cultura sono spazi di libertà e un vero artista riesce a cogliere anche le inquietudini della società. Teatro e cinema sono le forme più socievoli dell’arte e quelle più vicino alla vita”.

Patrizia Minardi, che da anni segue con attenzione il festival, ha affermato: “Si lavora tutto l’anno aspettando di vedere i volti dei giovani che vengono da tutto il mondo. È importante che persone che hanno passione e ci credono siano presenti in momenti come questo al fine di seminare qualcosa anche nel territorio e andare avanti assieme. Il territorio è ricco di giovani talenti e per loro la formazione è molto importante”. E sempre a proposito di formazione e attori, Rocco Brancati ha chiesto a Calbi quanto ritenga ancora valido, oggi, il metodo Stanislavskij: “Credo che il metodo sia ancora valido anche se oggi la formazione dell’attore la percepisco come polverizzata. Non c’è metodo – ha affermato il direttore Calbi -. C’è bisogno della visione di più registi e maestri, il tempo presente richiede una varietà e sensibilità diversa per gli attori. Arricchirsi di diverse esperienze e costruirsi un proprio metodo tenendolo sempre aggiornato”. Il direttore Rina alla fine del workshop ha commentato entusiasta: “Non sto nella pelle. Il nostro compito è rendere CinemadaMare un cantiere aperto, luogo di formazione e opportunità di lavoro per i giovani filmmaker internazionali e lucani”.

In piazza Troisi, dalle ore 21, le proiezioni di film gratuiti per tutti. Nello spazio dedicato ai filmmaker lucani, le interviste di Salvatore Verde (ieri al giovane attore di Potenza Gianni Alvino con il regista milanese Paolo Torchio), stasera al regista Dino Santoro (Marsicovetere, PZ, 1984) che presenterà due suoi film brevi “Il più bel giorno della mia vita” e “Interno 8”. A seguire la proiezione dei corti in concorso per la Main Competition: “Oltre la linea – Più veloce” di Paolo Geremei, (Italia, fiction, 6’45’’), “De Vuelta/ Back again” di Gabriel Dorado (Germania, fiction, 13’2’’), e “The scent” di Jia-Wei Yang (Taiwan, animazione, 8’). Al termine il grande film “The Martian” (Il Sopravvissuto, 2015) di Ridley Scott, con Matt Damon.

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