ITALIA – SPAGNA 2-0, IL GIORNO DOPO di Antonio Di Noia

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Antonio Di Noia
Antonio Di Noia

Agli ottavi di finale l’Italia batte la temutissima Spagna con un secco 2-0 e una prestazione che lascia poco o niente a recriminazioni o al caso oppure alla fortuna. E il sogno azzurro continua, incoraggiato da ben 16 milioni di spettatori davanti alla TV. Franz Beckenbauer (1945), ex calciatore tedesco, nazionale di Germania (1965-1977, con 103 presenze e 14 gol), inserito da Pelé all’interno della FIFA 100 (la speciale graduatoria che include i più grandi calciatori di tutti i tempi), intervistato prima dell’incontro ha, tra l’altro, detto: “Meglio trovare la Spagna nei quarti di Euro 2016; l’Italia ci ha eliminato troppe volte. È considerata una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale. Ad attenderla, però, avrà un cammino non propriamente agevole. La Spagna è una squadra più flessibile, ma la preferisco, sarebbe meglio incontrare lei nei quarti”.

Nella finale del 2012 a Kiev, vinta 4-0 dalla Spagna, Casillas chiese e all’arbitro e ai compagni di far fischiare la fine quando l’Italia, in 10 e fisicamente a pezzi, era ormai in balia di una Spagna dilagante: “Rispetto per l’Italia – gridò il portiere spagnolo al direttore di gara – Adesso, quattro anni più tardi, la Spagna si sta confermando grande potenza del calcio mondiale, anche dopo essersi rinnovata. Alcuni giocatori importanti come Xavi e Xabi Alonso hanno smesso, ma ci sono i vari Iniesta, Silva, Morata, Busquets. Resta sempre una squadra da temere, sapendo bene che segnare a Buffon non sarà certo facile”.

Le formazioni – ITALIA:  Buffon. Barzagli, Bonucci, Chiellini, Florenzi (83’ Darmian), Parolo, De Rossi (53’ Thiago Motta), Giaccherini, De Sciglio, Pellé, Eder (81’ Insigne); SPAGNA: De Gea, Ramos, Piqué, Jordi Alba, Busquets, Juanfran, Iniesta, Fàbregas, Nolito (inizio ripresa Aduriz, 80’ Pedro), Silva, Morata (69’ Lucas Vasquez). Un’Italia meravigliosa batte la super Spagna e vola con merito ai quarti di finale di Uefa Euro 2016. Allo Stade de France gli azzurri giocano la classica partita perfetta e stendono 2-0 le Furie Rosse, costrette a cedere il passo: sono i gol di Giorgio Chiellini e Graziano Pellé a sancire il trionfo della squadra di Antonio Conte. Una vendetta dolcissima quella che è riuscita a consumare l’Italia, battuta sia nel 2008 (ai quarti) sia nel 2012 (in finale). Una vendetta sportiva frutto della strategia perfetta studiata da Antonio Conte, che può godersi il meritato trionfo.

L’atteggiamento dell’Italia nei minuti iniziali di gioco è quello giusto: difesa alta, spazi corti, pressing sull’avversario, determinazione, movimento e ripartenza veloce e asfissiante. L’Italia, quindi, parte bene spingendo con continuità sulle fasce laterali con Mattia De Sciglio e Alessandro Florenzi. Eder scivola due volte sul più bello, ma è Pellé a sfiorare il gol staccando e incornando alla perfezione una punizione di Alessandro Florenzi: splendida la risposta in tuffo di David De Gea che toglie la palla dall’angolino in basso alla sua sinistra. Pochi minuti dopo ci prova Emanuele Giaccherini in rovesciata. La Palla si stampa sul palo, ma l’arbitro aveva fermato l’azione per gioco pericoloso del centrocampista.

L’inizio veemente dell’Italia sorprende la Spagna. Giaccherini pesca Marco Parolo in area, ma il centrocampista non riesce a trovare lo specchio della porta con il suo colpo di testa. Conte applaude soddisfatto i suoi giocatori. Al 19’ Iniesta scalda i guantoni di Gianluigi Buffon dalla distanza, ma l’Italia insiste e Sergio Ramos sfiora il clamoroso autogol sul centro rasoterra dalla sinistra di De Sciglio. Tutte le azioni pericolose sono per l’Italia; riusciamo ad essere aggressivi e gli avversari non trovano la palla.

Il meritato gol arriva al 33’, De Gea non trattiene la punizione di Eder, Giaccherini si avventa sulla respinta, ma a metterla dentro da due passi ci pensa Chiellini. L’Italia continua a dominare, Daniele De Rossi si permette un tunnel a centro campo a sua Maestà Andrés Iniesta. Sul proseguimento dell’azione Giaccherini supera Juanfran e cerca l’incrocio lontano con un tiro a giro: è ancora De Gea a tenere in piedi la Spagna. Finisce il p.t. con possesso palla 49,2% per l’Italia e 50,2% per la Spagna.

La ripresa inizia con Aduriz al posto di Nolito. Si accendono subito un paio di mischie pericolose nell’area azzurra. Al 53’ Conte mette dentro Thiago Motta al posto di De Rossi. L’Italia ha presto una clamorosa occasione per raddoppiare con Pellé che innesca lo scatto di Eder con uno splendido colpo di tacco. L’attaccante si presenta a tu per tu con De Gea, ma il portiere spagnolo resta in piedi e respinge con il corpo la sua conclusione. Ancora De Gea bravissimo poco dopo in uscita su Giaccherini sul cross di De Sciglio. L’Italia rischia di pagare a caro prezzo i suoi errori quando Aduriz va al tiro dal limite sfiorando solo il palo alla destra di Buffon. Intanto esce Morata, che fa spazio a Lucas Vasquez. Ramos alza troppo il colpo di testa sul corner del nuovo entrato. La pressione spagnola aumenta. Buffon deve opporsi alle conclusioni di Iniesta e Piqué. Del Bosque (Allenatore della Spagna) si gioca anche la carta Pedro, Conte risponde con Lorenzo Insigne.

Il talento di Napoli impegna subito De Gea dopo un grande spunto, ma all’89’ è Buffon a salvare il risultato e la qualificazione con una grandissima e provvidenziale parata su Piqué. L’arbitro concede 4 minuti di recupero e al 91’ arriva il gol della sicurezza. Matteo Darmian – da poco in campo per Florenzi – pesca Pellé che con una bellissima sventagliata firma il secondo gol all’europeo e blinda la qualificazione. L’Italia ha messo fine alle speranze della Spagna di conquistare il terzo titolo europeo consecutivo e può invece ancora sognare.

Anche i numeri spiegano l’impresa Italia: possesso palla in totale 41% a 59% per la Spagna; Km percorsi 117,8 per l’Italia e 110,0 per la Spagna; su 35 partite precedenti: 10 vittorie, 15 pareggi e 10 sconfitte; 40 gol fatti e 36 subiti. Se guardiamo i risultati ottenuti da entrambe le squadre nel mese di giugno, prima e durante l’europeo, ci rendiamo conto che la Spagna non è stata costante ma piuttosto discontinua e deludente. ITALIA – Ita-Fin 2-0 (06); Bel-Ita 0-2 (13); Ita-Swe 1-0 (17); Ita-Irl 0-1 (22). SPAGNA – Esp-Geo 0-1 (07); Esp-Cze 1-0 (13); Esp-Tur 3-0 (17); Cro-Esp 2-1 (21).

L’Italia ha fatto riposare quasi tutti i titolari contro l’Irlanda, la Spagna ha schierato gli stessi undici in tutte e tre le partite del girone. (29/06/2016)

Tonino Di Noia.

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