LE ATTIVITÀ DEL CE.C.A.M. NEL LIBRO DI DI GIULIO, UN ATTO D’AMORE E UN OMAGGIO PER LA COMUNITÀ E IL TERRITORIO

Libri

“Ce.C.A.M. Centro Culturale Arti Magna Grecia” di Mario Di Giulio sarà presentato sabato 4 febbraio, alle ore 18,30, nella sede del Ce.C.A.M., in piazza Elettra, a Marconia di Pisticci. Oltre all’autore del libro, interverranno: Giovanni Di Lena e Grazia Giannace, rispettivamentepresidente e vice presidente dell’associazione Ce.C.A.M., l’assessore alla Cultura del comune di Pisticci Antonio De Sensi e Donato Mastrangelo, giornalista del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno.

Come orienta già il titolo, il testo è interamente dedicato alla benemerita associazione Ce.C.A.M. (non proprio un acronimo), che svolge la sua azione nella propria sede, nei pressi di Metaponto, nella grande frazione tra il mare Jonio e Pisticci, patria di valenti studiosi, tra i quali rendo omaggio almeno a Giuseppe Coniglio e Dino D’Angella, scusandomi con tutti gli altri per l’omessa citazione. Pur tenendo nel dovuto conto le preferenze dell’autore e le sue inevitabili scelte gerarchiche, non essendo una mera elencazione cronachistica, è del tutto evidente il grande sforzo profuso e la sostanziale riuscita del tentativo di Di Giulio di storicizzare il trentennio di una feconda attività associativa, che va dunque avanti dal 1992.

Colmo di citazioni, di nomi e di date, il rilevante contributo si presenta come un diario aperto sul passato, ma intriso di riflessioni puntuali, dall’antichità classica ai giorni nostri, sempre sul filo del recupero dei ricordi datati e del giusto tributo all’impegno profuso dai tanti che hanno operato con lungimiranza, l’amore e la passione che sempre devono sostenere una produzione artistica e culturale genuina, ampia e originale, anzi, a volte a prescindere dagli esiti valoriali, ma sempre esaltando l’intento promozionale, come nel caso prezioso dell’arte del ricamo, dell’arte lignea e la creatività varia di manufatti.

Letterati, poeti e una umanità creativa, come espressione della ricchezza anche interiore e individuale di una realtà territoriale da (ri)scoprire, proprio con gli incontri e gli approfondimenti, le presentazioni e le testimonianze, il confronto e le tavole rotonde, soprattutto con le relazioni umane, l’arte dell’ascolto e la partecipazione interessata, curiosa e, perché no, divertita. E questa può esser anche considerata una caratteristica importante dell’encomiabile attività svolta nel tempo dal lodevole circolo, con i soci e vari direttivi e i presidenti scelti che ricordiamo: Pietro Borraccia (1992-2000), Lino Barbalinardo (2000-03), Antonietta Dublo (2003-04), Attilio Franchini (2004-07), Pietro Martino (2007-10) e Di Lena (dal 2010).

Se la pittura ha avuto largo spazio nel susseguirsi delle manifestazioni, con mostre personali e collettive di artisti, la poesia è stata da sempre in primo piano, e sono davvero tantissimi i poeti, i critici e le personalità invitate, come pure è costante l’attenzione al romanzo e al dialetto. Comunque, dal 2010 il sodalizio ha operato sostanzialmente un allargamento dei confini intellettuali, andando oltre il piano artistico e poetico, storico e letterario, includendo il disegno, il fumetto e le vignette, con incursioni finanche nella musica classica. Sintomo di un’articolata vitalità che è proiettata nel futuro, perché fare parte di una associazione culturale senza scopo di lucro significa essere pienamente attivi dentro una comunità, per realizzare progetti condivisi e per stimolare la crescita umana e civile di una società, attivandosi nelle molteplici attività dei diversissimi campi e offrendo pure agli stessi soci l’opportunità di stimolare e coltivare le proprie curiosità, le passioni e gli interessi.

Un progetto sociale di grande portata e pienamente in linea con l’ispirazione dell’attuale presidente del Ce.C.A.M. Giovanni Di Lena, valoroso poeta della ricerca estetica e interiore e dell’impegno pubblico-privato, con nove raccolte di liriche in poco oltre trenta anni: Piccole faville, 2022; Pietre, 2018; La piega storta delle idee, 2015; Il reale e il possibile, 2011; Non solo un grido, 2007; Coraggio e debolezza, 2003; Il morso della ragione, 1996; Non si schiara il cielo, 1994; Un giorno di Libertà, 1989.

Mario Di Giulio, maturo autore pisticcese, dalla formazione classica, è un instancabile ricercatore culturale del territorio, con all’attivo tre apprezzabili precedenti editoriali: La nostra letteratura nel XX e XXI secolo, 2015; Di Giulio Giuseppe – Lettere dal Fronte, 2016; La dolina del ciliegio, 2017. Quest’ultima agevole pubblicazione si avvale della sensibile presentazione dell’ottimo Mastrangelo, che ha colto il senso del recupero della memoria storica e del valore della pedagogia sociale. Altrettanta rilevanza va riconosciuto al contributo di sintesi puntuale e affettuoso della rievocazione fondativa, scritto dalla Giannace, già docente di Italiano della scuola Secondaria, esperta di scultura e manufatti in carta, oltre che raffinata pittrice e autrice di due raccolte di versi: Le mie parole. Semplici (2010) e Note a margine. 71 poesie (2014).

Non in ultimo, un doveroso ringraziamento diretto a Mario Di Giulio per la ripresa dei due eventi nei quali Salvatore Verde è stato invitato come autore e gradito ospite. Pima in occasione della presentazione del libro Della vigilia è l’incanto (2017), con il giornalista Pino Suriano, docente al Liceo scientifico E. Fermi di Policoro; poi l’altra pubblicazione Il cavaliere Templare di Tursi (2012), con l’allora partecipazione dell’editore Giuseppe Laterza, dell’assessore comunale alla Cultura Francesco D’Onofrio, dello storico Angelo Salfi e del presidente Di Lena. Davvero generoso il notevole spazio dedicato nel testo alle considerazioni storiche relative al ritrovamento tursitano.

Non solo al Ce.C.A.M., lunga vita.

Giovanni Di Lena, poeta, dal 2010 presidente del Ce.C.A.M.

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