Pericolo cinghiali in attraversamento stradale

Scritti corsari
Tratto della strada provinciale Montalbano Jonico – Scanzano Jonico

Negli ultimi anni, si assiste sul nostro territorio a molteplici e continui incidenti stradali per la presenza massiccia di cinghiali. In seguito agli episodi verificatisi ultimamente nella zona di Montalbano Jonico, come GRE (Gruppi Ricerca Ecologica) abbiamo voluto evidenziare il problema, proponendo al Comune delle soluzioni per cercare di limitare fortemente ulteriori gravosi impatti con questi animali che popolano il circondario. La strada provinciale Montalbano J.co – Scanzano (ex statale Val d’Agri) è interessata all’attraversamento improvviso di cinghiali, ormai da tempo. Finora, fortunatamente, non si è verificato l’irreparabile, ossia incidenti gravissimi o mortali, ma danni anche notevoli alle autovetture, spavento e piccoli traumi fisici alle persone continuano a verificarsi.

Abbiamo proposto di delimitare con la rete elettrificata a bassa tensione ed anti-attraversamento, almeno i tratti di strada più pericolosi e più insistentemente usati da questi animali alla luce dei casi pregressi. Precisamente, nei punti situati presso il Fosso “S. Francesco”, presso l’intersezione con la strada comunale “Porcareccio” e presso il Cimitero di Scanzano Jonico. Si tratterebbe di un sistema non oneroso che limiterebbe fortemente l’attraversamento delle bestie ed eviterebbe nuovi incidenti. La rete elettrificata è un sistema legale e sicuro se si rispetta la normativa europea di riferimento. L’emendamento A12, contiene le istruzioni e le indicazioni per la messa in opera e la gestione in sicurezza. La scossa non uccide l’animale, lo allontana impedendo di attraversare la strada. Questo sistema è ritenuto utile per la salvaguardia degli animali e la tutela dei cittadini. Inoltre, nei pressi di questi attraversamenti, magari, con una maggiore spesa ma forse, con più efficacia, come si fa in altre realtà, poter realizzare dei “sottopassaggi” per gli animali che consentano loro di non attraversare la strada e recarsi ad abbeverarsi presso qualche stagno o fonte d’acqua. Ovviamente tutto ciò al netto anche di politiche più decise e determinate che consentano di ridurne l’eccessiva proliferazione.

Ing. Edvige Cuccarese

Presidente Circolo G.R.E.

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