CinemadaMare 2015: tutti i premiati della rassegna. Nella Main Competition trionfa il film coreano “The Loyalist” di Minji Kang. Ben 37 i film realizzati a Nova Siri per la Weekly Competition vinta da “Cerase” di Francesco Domenico D’Auria (Italia) e “Insider out” di Cherie Lindiwe (Kenya)
Main Competition. Il film coreano “The Loyalist” di Minji Kang si è aggiudicato ben quattro dei premi speciali assegnati dalla Giuria tecnica di CinemadaMare ai film in concorso per la Main Competiton (la competizione ufficiale del festival). Altri due premi a “La smorfia” di Emanuele Palamara. La pioggia di giovedì ha in parte sciupato la serata conclusiva del festival a Nova Siri: la premiazione dei film della Main c’è stata il 20 agosto, così come previsto, mentre la Weekly Competition è slittata alla sera dopo.
I premi speciali della Main sono stati assegnati dalla giuria tecnica composta dallo storico presidente Salvatore Verde, giornalista, autore e scrittore di cinema, coadiuvato da Salvatore Di Gregorio, fotografo, poeta e naturalista, Antonio Grasso, giornalista e aforista, Milena Manicone, giornalista professionista, e Mary Padula, archeologa e conduttrice a BluTv. Questi i premi: Miglior Regia e Miglior Montaggio a Minjii Kang per “The Loyalist” (Corea del Sud, col. 19′); Miglior Attore/Attrice, ex aequo Hyuk-Poong Kwon e Woorim Jung, entrambi interpreti di “The Loyalist”; Miglior Sceneggiatura a Storm Garne e Willem Lee per “The Loyalist”; Miglior Fotografia a Marcello Montarsi per “La Smorfia” (di Emanuele Palamara, Italia, col. 16’30”); Miglior Colonna sonora originale a Enrico Melozzi per “La Smorfia”.
A contendersi il titolo per la serata finale della Main Comptition c’erano altri quattro film brevi: “An istant” di Gisela Pelaez (Argentina, 11’06”), “Silent Love” di Giacomo Zanni (Italia, 3’59”), “Porsiemprejamon” di Ruth Diaz (Spagna, 24’), “Traviata” di Mercedes Arturo (Argentina, 11’50”)
Weekly Competition. “Cerase” di Francesco Domenico D’Auria (Italia) e “Insider out” di Cherie Lindiwe (Kenya) si aggiudicano ex aequo la Weekly Competion come Miglior Film della IX tappa di Cinemadamare2015. Quella di venerdì 21 agosto a Nova Siri è stata una notte lunga, intensa e ricca di proiezioni ed emozioni. I filmmakers ospiti della rassegna, infatti, hanno realizzato ben 37 cortometraggi per partecipare alla Weekly Competition (la competizione settimanale che premia il più bel film realizzato in ogni tappa del festival). “Quando partorisci un film in meno di 100 ore, ti rendi conto che la cosa più importante è l’empatia con le persone che scelgono di lanciarsi senza riserva nell’impresa, con incondizionata fiducia. Cose che succedono solo a CinemadaMare” afferma D’Auria dopo la non facile vittoria che ha visto il suo film aggiudicarsi anche il Miglior Montaggio, andato a Ivan Lentini. Gli altri premi speciali, assegnati dallo staff tecnico del Festival, sono stati attribuiti ad Albert Rudnitsky (Russia), Miglior Attore in “Ipertimesia”; Jake Hafe (UK), Miglior Fotografia per “Alice”; e a Thomas Zog, Miglior Suono per “Trasparent thig”.
Davvero notevole la lista dei film realizzati dai filmmakers presenti al festival, e provenienti da tutto il mondo, durante la tappa di Nova Siri. Nutrita la pattuglia di autori italiani: “Salmo 31” di Enzo Musmanno (attore e regista lucano di Tursi, ndr)); “Cerase” di Francesco Domenico D’Auria; “Cetirizine” di Claudio Cesaroni; “What’s up?” di Giorgio Galieti; “Salvo” di Nicolò Piccione; “Ipertemesia” di Emanuele Licitra; “Amma Mori’” di Giuseppe Magrone; “Mutel” di Sebastiano Messina; “Nova Siri violenta” di Denis Nazzari; “All in” di Eugenio Casalino; “Spice Girls VS Backstreet Boys” di Luigi Dario Marletta (Italia); “Caffè” di Lucia Orlando; “The Immigrants” di Annalisa Annoscia; “L’ereditiera 3” di Alessandro Altobello; “Burdens” di Sara Cardillo e Roshni Lodhia (Italia/Tanzania).
Di altrettanto livello anche i titoli internazionali: “The black Mirror” di Samuel Oluoko, “Just a bag” di Antonia Kiura e “Inside out” di Cherie Lindiwe (Kenya); “The struggle” di Nicholas Wambugu Gichuki, Paul Matin Maina e Michael Renzo (Kenya/Norvegia); “Senza vedere l’alba” di Yuliana Stich e “Just walking” di Albert Rudinski (Russia); “Due” di Vera Zephir e Angelika Zopf (Russia/Austria); “Moliendo Mate” di Fede Carrillo (Canarie); “Bycicle rider” di Eliana Wantcher e “Inside” di Simon Bonanni (Francia); “Alice” di Alix Mendoza e “A room without sense” di Kayee Au (USA); “Il volo” di Yvet Castelo Torres (Spagna) e “Correzione” di Ramon Balcells/Mikel Alors/Alba Pepmemol/Marina Marco (Spagna); “Steps” di Samantha sampedro (Ecuador); “Sleep walking” di Devina Sofiyanti (Indonesia); “Gesto/Gesture” di Mate Czaco (Ungheria); “Mana” di Riadh Chemkhi (Tunisia); “Beauty of Nova Siri” di Otson Miminishvili (Georgia); “La (R)esistenza” di Gloria Kurnik (Polonia); “Transparent things” di Piotr Zajac (Bulgaria); “Uncut” di Roshni Lodhia (Tanzania).
La XIII edizione di CinemadaMare, quest’anno all’insegna di Abel Ferrara, il grande regista statunitense, prosegue ancora il suo cammino. Da domani (23 agosto) e fino al 02 settembre il festival diretto da Franco Rina sarà a Vercelli (in Piemonte), per un’altra entusiasmante Weekly Competition e in compagnia di diversi ospiti, tra i quali il regista polacco Krzysztof Zanussi. Infine, dal 2 al 12 settembre gran finale alla Mostra del Cinema di Venezia.