On. Cosimo Latronico (DI): “Una visita all’impianto Itrec di Rotondella gestito da Sogin”

Politica
L’incontro alla Trisaia di Rotondella

“Una visita all’impianto Itrec di Rotondella  gestito da Sogin per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza in attesa della realizzazione del sito unico nazionale.  Accelerazione dei processi di decommissioning, valorizzazione delle competenze e delle esperienze che si sono accumulate  in questi anni, sono obiettivi da cui non si dovrebbe  desistere. Bisogna prendere in considerazione le osservazioni che l’autorità nazionale di vigilanza su Sogin (Autorità sull’energia) ha emesso in questi ultimi giorni sollecitando un’accelerazione dei processi e dei programmi dì decommissioning”.

Dichiara l’on. Cosimo Latronico (DI) che in mattinata ha effettuato una visita all’impianto di Rotondella assieme ad una delegazione di amministratori locali. “Il centro Itrec di  Sogin e quello Enea di Trisaia sono un’infrastruttura tecnologica che non può rassegnarsi ad una parabola di declino. L’impianto nell’insieme rappresenta  una risorsa assolutamente unica nel contesto meridionale, nel campo della ricerca, della sperimentazione e della innovazione. I programmi di sviluppo della Regione Basilicata – ha concluso il parlamentare – dovrebbero tenere conto di questo potenziale ultimamente sottovalutato”.

“La strategia energetica per il Paese e la legge quadro sui Parchi, non c’è chiarezza”

“Il Governo deve avere una strategia energetica per il Paese. Se ritiene che può fare a meno della coltivazione di quei parchi minerari che coincidono con Parchi naturali, tra cui i due  più importanti d’Italia,  Pollino e Val d’Agri, deve dirlo chiaramente. Diversamente giochiamo ad inscenare  una commedia degli equivoci che la delicatezza del tema non merita. Si tratta di decidere cosa fare delle risorse naturali, ed in particolare di quelle minerarie, e del regime di compatibilità tra l’utilizzazione di queste ultime e le risorse ambientali. Se c’è una condizione di compatibilità si va avanti e si tiene conto degli investimenti fatti; se ci sono, invece, condizioni di incompatibilità, per cui questo Governo nella sua strategia ritiene che le risorse ambientali prevalgono rispetto allo sfruttamento minerario, bisogna avere l’onestà intellettuale di tirarne le conseguenze perché c’è una criticità obiettiva”.

Così l’on. Cosimo Latronico (DI) a  proposito delle legge quadro sui Parchi. “Personalmente ho ricevuto da parte dei presidenti dei Parchi nazionali molte proteste poiché  non si può, per un verso, stabilire che c’è un’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività industriale mineraria e la permanenza dei parchi nazionali e, d’altro canto, poi stabilire che sono fatte salve le attività esistenti che non  sono statiche ma  dinamiche, perché le attività minerarie sono una coltivazione, non appena un foro che si fa nel terreno, una volta per sempre. L’auspicio – ha concluso il parlamentare – è che il tema venga affrontato nella sua complessità dal Governo. Al momento questa chiarezza non c’è ”.

“La tragedia di Marconia: i giovani, il clima di degrado e la fragilità dei servizi sociali”

“La tragedia di Marconia di Pisticci ci richiama ad aver a cuore la vita, la storia concreta di centinaia di ragazzi che vivono nelle nostre comunità, nei nostri paesi.  Molti di questi giovani non studiano, non lavorano e di frequente non hanno alle spalle un tessuto sociale accogliente ed attento. Cosa possiamo fare per loro , per non farli sentire soli davanti alla vita ed alle sue sfide?  Dovremmo avere a cuore e concorrere tutti, soggetti sociali ed istituzionali, al benessere delle persone e delle comunità. Contrastando la solitudine che uccide, che sfigura le persone, che le rende vittime dell’accidia ed in ultimo le può rendere violente.  In questo clima crescono degrado e violenza di ogni genere”.

Lo ha dichiarato l’on.Cosimo Latronico, commentando la tragica morte del 17enne di Marconia di Pisticci. “Che il sacrificio di Matteo  e della sua famiglia  possa servire a scuotere tutti, perché la speranza  muova le forze buone perché agiscano  con più vigore. La parte pubblica  non si può chiamare fuori nella costruzione di una rete sociale che sia reale, presente e capace di supplire all’assenza alcune volte delle famiglie e delle altre comunità educative. Quello che colpisce in questa tragedia è la fragilità dei servizi sociali. Prendiamo tutti atto che in Basilicata  bisogna costruire una rete dei servizi sociali  presente, efficace, capace di prendersi cura delle persone che soffrono condizioni di disagio che alcune volte si trasformano in tragedia. Spero che in cima alle preoccupazione dei decisori pubblici, a partire dalla Regione,  l’emergenza sociale riassuma la centralità e la priorità che merita”.

Trisaia di Rotondella

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