PORTOGALLO-GALLES 2-0, IL GIORNO DOPO di Antonio Di Noia*

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Antonio Di Noia
Antonio Di Noia

Portogallo: Patrìcio, Soares, Fonte, Alves, Guerreiro, Pereira, Sanches (al 74’ Gomes), Joao Mario, Silva (al 79’ Mouthinho), Nanì (al 88’ Quaresma), Ronaldo.

Galles: Hennessey, Gunter, Collins, Williams (66’ Collins), Chester, Taylor, Allen, Ledley (al 58’Vokes), King, Robson-Kanu (al 63’ Church), Bale.

Arbitro: Jonas Erikson (Svezia). L’incontro si è svolto allo Stade de Lyon, inaugurato a gennaio 2015 con una capienza di 58.000 spettatori.

Il Portogallo batte il Galles 2-0 ed è meritatamente in finale. Cristiano Ronaldo eguaglia il record di nove gol segnati agli Europei da Platinì e domenica si giocherà anche la finale dopo aver già conquistato la Champions League a Milano il 28 maggio scorso.

Dopo 5 partite giocate su grandi ritmi, il Galles non è riuscito a superare l’ostacolo Portogallo. “L’esperienza ha fatto la differenza”, ha spiegato Chris Coleman, il commissario tecnico gallese, che aggiunge: “Per noi non è la fine del viaggio. Questa squadra può dare ancora tanto. La sconfitta in semifinale fa male, ma il Galles si considera risorta dopo che per molti anni aveva davvero ricoperto un ruolo irrilevante nel calcio europeo. Dello stesso parere è il suo centrocampista Joe Allen: “L’esperienza è stata incredibile, una vera ispirazione. Dovremo utilizzare le vittorie e anche questa sconfitta per motivarci ancora di più in futuro”.

Le due squadre si affrontano per la prima volta in una gara ufficiale.  Il Portogallo ha vinto due dei tre precedenti incontri amichevoli (3-2 nel 1949, ha perso 2-1 a Cardiff due anni dopo e, nel giugno 2000, altra vittoria 3-0), ma non ha ancora vinto una partita nei 90 minuti a Euro 2016 ed ha raggiunto per la quinta volta le semifinali. Il Galles è, invece, la prima debuttante all’Europeo a raggiungere le semifinali, dalla Svezia del 1992.

Nel primo tempo la gara è stata equilibrata e a volte piatta e poco emozionante; si è vivacizzata nella ripresa con prevalenza di manovre di gioco dei Lusitani. La partita è illuminata a sprazzi da due giocatori, due assi del calcio che fanno parte dello stesso club del “Real Madrid”: Cristiano Ronaldo e Gareth Bale. La sfida tra i due campioni, nella semifinale di Euro 2016, è sicuramente tra le più intriganti del torneo. Entrambi leader indiscussi delle rispettive nazionali. “Hanno tanto in comune – ha spiegato il c.t. Coleman del Galles, alla vigilia dell’incontro: “Ronaldo ha sempre avuto il desiderio di allenarsi più degli altri, di migliorarsi, di vincere il più possibile. Ho visto tanti giocatori con grande talento ma che non avevano la giusta mentalità. Cristiano invece ha anche quella. Ed è esattamente la stessa cosa per il nostro ragazzo Bale. È un talento naturale ma vuole sempre migliorarsi e vivere la sua vita nel modo giusto”.

Ronaldo e Bale hanno esaltato le qualità tecnico-tattiche della propria nazionale, soprattutto nel secondo tempo in modo determinate: il primo occupando il ruolo di centravanti e muovendosi dentro e fuori dell’area, con intelligenza, estro, tecnica e passaggi precisi, spesso recuperando molti palloni anche  centrocampo, sbloccando il risultato con un colpo di testa prima degli extra-time; il secondo, non occupando, invece, un ruolo ben preciso, incideva sulle azioni di attacco tornando spesso indietro in aiuto alla difesa, a centrocampo, sulle ali, in avanti, nelle punizioni da fermo e calciando a rete solo su azioni personali: emozionante il suo potente mancino quando ha impegnato seriamente il portiere Rui Patrìcio che miracolosamente sventa in angolo.

Nei primi minuti di gioco, i Dragoni (gallesi) adottano il modulo attendista e lasciano l’iniziativa all’avversario. Al 3’ Ronaldo punta l’area di rigore e viene steso da Williams; l’arbitro lascia correre. Il Portogallo esercita una certa pressione e quando perde il centrocampo lo recupera subito. Il Galles prova ad impostare il proprio gioco fatto di ritmo e velocità di manovra, ma spesso sbaglia gli appoggi lasciando l’iniziativa al Portogallo. Al 16’ prima vera azione della partita: Joao Mario, eccellente centrocampista Lusitano, incrocia di destro in area di rigore, ma non trova la porta. Anche il Galles al 22’ ha una ghiotta occasione da calcio d’angolo: Il solito Bale effettua un cross insidioso per Robson-Kanu che non arriva per un soffio. Al 23’ bellissima azione personale di Bale che da 40 metri conclude con un forte tiro centrale, bloccato senza problemi da Rui Patrìcio.

I Lusitani sono privi di idee offensive perché la manovra si inceppa sempre sulla trequarti avversaria. Pochi sono i palloni toccati da Ronaldo. Il Portogallo insiste a lungo col possesso palla, ma sembra che entrambe le squadre abbiano lasciato il pressing negli spogliatoi. Nessuna delle due squadre sembra voler prendere eccessivi rischi. Un primo tempo senza minuti di recupero e senza emozioni, si chiude con le due squadre inevitabilmente sullo 0-0. Un solo tentativo in porta da parte di Bale è stata l’unica fiammata della partita, che ha visto dall’altra parte un Cristiano Ronaldo totalmente annullato dalla difesa gallese.

Inizia la ripresa con le due squadre ancora timide e spaventate. Ma al 51’ su angolo del Portogallo, Guerreiro la butta in mezzo all’area per Ronaldo che sale più in alto di tutti e di testa insacca.   Si sblocca così la partita con un autentico colpo del campione: 1-0. Il Galles sembra stordito e non reagisce. Il Portogallo ne approfitta macina gioco in modo determinato e volitivo. Dopo soli tre minuti, al 53’, perviene al raddoppio con Nanì: tiro strozzato di Ronaldo che Nanì intercetta nell’area piccola in posizione regolare; la deviazione spiazza l’estremo difensore che non può nulla e il Portogallo si porta sul 2-0.

Il Galles da questo uno-due pietrificante del Portogallo rimane scioccato e subisce la forza dirompente dell’avversario che dilaga sviluppando un gioco spumeggiante da un punto di vista tecnico e creando azioni pericolose. Forse dopo 12 anni si preannuncia un’altra finale del Portogallo. Al 63’ punizione per il Portogallo, Ronaldo si incarica della battuta, pallone alto di pochissimo. Al 66’ gran botta di Nanì da fuori area, ma Hennessey non trattiene e Joao Mario si divora un gol da pochi passi. Al 76’ gran tiro dalla distanza ancora da parte Bale, ma è nuovamente centrale. Al 78’ occasionissima per Danilo Pereira che a tu per tu con Hennessey calcia male addosso al portiere. Quest’ultimo però non trattiene e rischia l’autorete riacciuffando la palla sulla linea di porta. All’83’ ancora una chance per Bale su calcio di punizione e tiro contro la barriera. Al 86’ altra chance per Ronaldo che per saltare il portiere si defila troppo e calcia poi sull’esterno della rete.

Due lampi, uno di Ronaldo al 50’ e l’altro di Nanì al 53’, nel giro di tre minuti stendono il Galles che pure aveva fatto vedere qualcosa di più degli avversari fino a quel momento. Possesso palla: 46% Portogallo e 54% Galles. Una supremazia inutile per Bale e compagni, che alla fine si sono arresi alla compagine guidata da C. Ronaldo.  (07 luglio 2016)

Tonino Di Noia

* Considerato il favore dei lettori-naviganti, abbiamo chiesto al prof. Antonio Di Noia di proseguire i suoi commenti fino al termine di Euro 2016.

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